Per te

Nel momento in cui ho avuto la diagnosi ho parlato con la malattia che è nel mio corpo e gli ho subito detto che non l’aspettavo, non era la benvenuta, non la volevo e se ne poteva andare. Stava disturbando il mio equilibrio, stava rovinando la mia vita, quella che conoscevo. 

Ho immaginato di incontrarlo su una panchina, lui era sempre di spalle, Mr Parkinson è stato meschino con me, è arrivato senza chiedere il permesso, quando ero ancora troppo giovane, non mi ha mai guardata in volto e non mi ha mai voluto dire perchè avesse scelto me.

In quel momento è nata Living Being Brave: se tu Mr Parkinson non mi parli allora sarò io ad ascoltarti, a osservarti cosi da capire dove iniziano e finiscono i tuoi limiti dentro di me. Ho iniziato a guardare la malattia negli altri, sono stata nelle associazioni, ho iniziato a leggere e a studiare il Parkinson per non averne paura, per conoscerlo, per capire cosa mi toglie e cosa mi dona, ho imparato a passarci attraverso.

Nel frattempo la vita si è srotolata davanti a me. Ora quando incontro Mr Parkinson sulla panchina immaginaria, nonostante sia sempre di spalle, mi rendo conto che è sempre li ad aspettarmi per insegnarmi qualcosa, anche se lui non mi parla, se non chiede. 

Recentemente mi sono seduta al suo fianco e l’ho ringraziato, ho cercato i suoi occhi ma non me li vuole mostrare e allora ho pianto e con il cuore in mano l’ho ringraziato perchè senza di lui non avrei mai incontrato, te, la persona più importante della mia vita.

Laura




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